Dopo il sì definitivo alla Camera il 12 aprile scorso e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 15 aprile sono state raccolte oggi le firme dei senatori del Partito Democratico da depositare in Cassazione per la richiesta del referendum confermativo sulle Riforme Costituzionali, “Oggi insieme ai colleghi ho aggiunto la mia firma con soddisfazione, ora la parola passa agli elettori che nel mese di ottobre si esprimeranno su questa importante riforma che, dopo più di vent’anni che se ne parla, segnerà il superamento del bicameralismo perfetto e permetterà un iter più snello per l’approvazione delle leggi e il lavoro parlamentare” afferma la Sen. Donatella Albano del PD, “la Costituzione italiana, che per me resta una tra le migliori al mondo, necessità di una riforma che permetta di dare gli strumenti idonei alle necessità dell’Italia contemporanea. Tra questi appunto, una maggior rapidità della promulgazione delle leggi, organismi decisionali più snelli e una precisa definizione delle competenze dello Stato e delle Regioni”.

“In questi mesi che ci separano dalla data del referendum svolgeremo un’ampia opera di informazione presso i cittadini su quanto comportano le Riforme, per chiarire ogni dubbio sul nuovo assetto della Costituzione” continua la Albano, “come ha sempre spiegato il Ministro Boschi dall’inizio dell’iter di riforma, la scelta del Partito Democratico è stata di lasciare comunque la decisione nelle mani degli elettori, anche nel caso in cui il referendum non fosse stato necessario perchè fosse stata raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei voti a favore nelle Camere”.

Oltre al superamento del bicameralismo perfetto, le Riforme prevedono la soppressione del CNEL, la riforma del Senato che diventa organo di rappresentanza delle Istituzioni territoriali con funzioni diverse rispetto la Camera dei Deputati, la modifica del Titolo V con la definizione delle competenze dello Stato e delle Regioni, la revisione del procedimento legislativo, inclusa l’introduzione del “voto a data certa”, l’introduzione dello statuto delle opposizioni, la facoltà di ricorso preventivo di legittimità costituzionale sulle leggi elettorali di Camera e Senato, tempi certi per l’esame delle proposte di legge di iniziativa popolare, per la presentazione delle quali viene elevato il numero di firme necessarie, la costituzionalizzazione dei limiti sostanziali alla decretazione d’urgenza, la soppressione della previsione costituzionale delle province.


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