“E’ il Parlamento è il luogo in cui si forma e si esprime la volontà su questioni vitali per il Paese e il suo futuro.
Per questo nessuno può svilirne il ruolo, considerandolo spettatore passivo o, peggio, passivo ratificatore di decisioni assunte altrove. Su un tema così importante come quello dell’autonomia rafforzata è opportuno e necessario che proprio il Palmento rivendichi il diritto e il dovere di fare sentire la sua voce forte e chiara a difesa dell’unità del sistema-paese, del ruolo regolatore e perequativo dello Stato, dell’uguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini e dei loro diritti sancita dalla Carta costituzionale, della necessità ora più che mai evidente di intervenire con risolutezza sul divario nord-sud, del tutto scomparso dalla Manovra di bilancio decisa dal Governo giallo-verde. L’Italia si è già dotata di una legge sul federalismo, ed è bene che qualsiasi riflessione ed atto politico non esuli da quanto già normato dopo una amplissima discussione nel Paese e tra le forze parlamentari.
Nessun Governatore, per quanto autorevole, può indicare o limitare le prerogative del Parlamento e degli eletti democraticamente dai cittadini italiani.
Le forze politiche presenti in Parlamento non restino inerti dinanzi al rischio che corrono l’unità del Paese e, insieme, il Mezzogiorno, se l’autonomia dovesse tradursi, così come sembra trapelare dalle bozze già sul tavolo del Governo, in un sostanziale smembramento dell’Italia.
Chi ha a cuore il Paese e il Mezzogiorno deve risolutamente prendere posizione.
Il Pd dica “no” a questa autonomia rafforzata e secessionista delle piccole patrie autarchiche e autoreferenziali, e “sì” ad un paese che, unito, trova coesione nei punti di forza e nelle eccellenze da nord a sud”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione Attività Produttive del Senato.


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