“Difficile dar torto a Stefano Parisi: per trasformare l’attuale proposta di legge elettorale in un vero e proprio sistema tedesco bastano pochissimi correttivi”.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“Primo fra tutti, dice lui, l’introduzione della sfiducia costruttiva – sottolinea l’esponente pd – in secondo luogo, aggiungo io, la variabilità del numero dei parlamentari, per dare certezza all’elezione dei vincitori nei collegi senza alterare la proporzionalità della composizione parlamentare. Difficile dar torto a Parisi anche sulle tempistiche: “bastano cinque mesi”. Cinque mesi che, oltre a questo, potrebbero essere utilmente impiegati anche per fare alcune cose indispensabili: prima fra tutte una buona e coraggiosa legge di bilancio, che aggredisca il debito e riporti l’Italia verso i fondamentali ancora ieri sottolineati dal Governatore della Banca d’Italia nella sua relazione annuale; e poi alcune importantissime leggi: la riforma del processo penale, il testamento biologico, lo ius soli”.
“L’accordo ampio che sembra delinearsi sulla legge elettorale – conclude Borioli – dovrebbe favorire questo percorso responsabile, rilanciando il profilo riformista della legislatura che si avvia a conclusione”.


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