“Anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso si unisce al coro di quanti, non leggendo il testo della riforma costituzionale, pontificano sulla non elezione diretta da parte dei cittadini dei 74 consiglieri regionali/senatori”.
Lo afferma in una nota il senatore del Pd Vannino Chiti in riferimento a quanto affermato oggi da Susanna Camusso al Corriere della Sera.
“Non si capirebbe perché – aggiunge – se i cittadini non dovessero eleggerli, la riforma costituzione prescriva l’obbligo di una legge elettorale. È chiaro a tutti che per le nomine fatte dai Consigli regionali non occorrano leggi elettorali nazionali. Inoltre, la riforma esplicita che i senatori saranno designati in conformità alle scelte operate dagli elettori quando si rinnovano i consigli regionali. Il Parlamento, se al referendum prevarrà il Sì, dovrà entro il giugno del 2017 approvare la nuova legge elettorale per il Senato.
Riguardo poi non alla storia ma alla semplice cronaca, ho presente che nell’azione 5 del documento del congresso della Cgil in cui Camusso fu confermata alla guida del sindacato, non si prendeva posizione contro la riforma costituzionale che era già in Parlamento e che non prevedeva – quel testo sì davvero – l’elettività dei senatori da parte dei cittadini. Sarà stata una distrazione.
L’approvazione della riforma costituzionale consentirà alla nostra democrazia parlamentare di funzionare meglio e di rispondere con maggiore tempestività e efficacia ai bisogni di quanti non sono protetti dai cosiddetti poteri forti, cioè proprio i lavoratori e le giovani generazioni”.


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