”Speravo si potesse parlare di contenuti della riforma delle istituzioni e non piu’ solo delle procedure. E’ legittimo non condividere questa legge costituzionale. Altra cosa e’ dire che da’ un colpo alla legalita’ o alla Costituzione. Mi sembra che cosi’ si esasperi solo il dibattito senza dare un contributo nel merito”.
Lo ha affermato il senatore del Pd Vannino Chiti nel corso del dibattito sul Disegno di legge per la riforma della Costituzione.

”Mi ritrovo – ha aggiunto Chiti – sulla proposta del comitato dei saggi per un rafforzamento del governo parlamentare, con un Primo Ministro eletto dalla Camera. E’ un compromesso alto che aiuterebbe il funzionamento delle istituzioni, coerente con l’impianto attuale della nostra Costituzione e con il ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica.
E’ giusto superare il bicameralismo paritario, che deve rimanere tale solo per le riforme della Costituzione, la legge elettorale, quelle che riguardano i diritti umani, la ratifica dei trattati internazionali.
Non mi convincono invece alcune strade indicate per l’elezione del Senato. In Europa ci sono due possibilita’: o il Senato delle Regioni, composto dai rappresentanti dei governi regionali che hanno il voto ponderato; oppure un Senato eletto direttamente dai cittadini, contestualmente con l’elezione dei consigli regionali. Se andiamo in questa direzione, allora il Senato potrebbe essere eletto su base puramente proporzionale, non dovendo piu’ dare la fiducia al governo, mentre la legge elettorale per la Camera esige che vi sia un doppio turno, senza il quale non vi sarebbe ne’ bipolarismo ne’ governabilita’ ”.


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