Otto mesi rappresentano un tempo troppo breve per tracciare il bilancio dell`attività di un Governo. Ma l`avvio di questa pausa estiva offre l`occasione per fare un punto su quanto realizzato finora e provare a ipotizzare alcune priorità per i mesi che ancora ci separano dalla fine della legislatura. Dal 12 dicembre 2016, data in cui l`esecutivo Gentiloni è entrato in carica, sono stati convertiti 12 decreti legge e approvati 5 ddl di iniziativa governativa e 14 di iniziativa parlamentare, oltre alla ratifica di u trattati internazionali Un lavoro frutto di una collaborazione nel rispetto dei ruoli – di Governo e Parlamento, della quale non posso che essere soddisfatta.
In questimesi, ci siamo trovati ad affrontare emergenze che hanno segnato la vita di molti nostri connazionali: dagli effetti dei terremoti nel Centro Italia, ai quali sono stati dedicati tre diversi decreti, alla crisi di alcune banche, che ci ha visto intervenire nell`interesse dei risparmiatori e per garantire la stabilità e l`affidabilità del nostro sistema creditizio. Ma abbiamo anche cercato di impostare, in continuità con il Governo precedente, un lavoro che agevolasse le ripresa economica del Paese e i suoi effetti sul piano sociale. I risultati cominciano a vedersi, e in modo strutturale.
L`impronta politica del Governo è stata orientata, in questo senso, a ridurre le disuguaglianze presenti nel Paese, che frenano la nostra economia e complicano la vita di molte persone. Lo dimostra il varo del primo provvedimento universale di contrasto alla povertà: 66omila famiglie potranno presto percepire il”reddito d`inclusione” a carico dello Stato e beneficiare di servizi di inserimento. Aggiungo i due decreti rivolti a incoraggiare la crescita del Mezzogiorno, che è finalmente ripartita ma ha bisogno ancora della dovuta attenzione per incentivare gli investimenti e ridurre le discrepanze dal Nord.
Anche le nuove norme sul lavoro sono state indirizzate a settori finora poco protetti: il cosiddetto Jobs Act dei lavoratori autonomi offre tutele inedite a professionisti, partite Iva, collaboratori e assegnisti e dottorandi di ricerca; mentre i lavoratori occasionali, per i quali è stato abolito il regime dei voucher, possono contare su nuovi contratti con più garanzie e controlli, evitando così di alimentare il lavoro nero. Già in questi esempi è possibile riscontrare un`attenzione rivolta ai più giovani Cito, solo per fare un esempio, la norma “Resto al Sud” inserita nel secondo decreto Mezzogiorno a favore degli imprenditori under 35. Ma altre misure sono state indirizzate a proteggere la salute e il benessere soprattutto dei minori: il decreto sui vaccini, la legge contro il cyberbullismo, le tutele peri minori stranieri non accompagnati. Trai capitoli in sospeso, voglio ricordare la legge a favore degli orfani delle vittime di femminicidio, da approvare entro la fine della legislatura.
I cittadini misurano il loro benessere innanzitutto a partire dal contesto in cui vivono. In questo senso, il Governo si è impegnato ad alleviare le difficili condizioni in cui versano molti Comuni, Province e Regioni, sia con contributi diretti a sostenerne gli investimenti e il funzionamento, sia con finanziamenti a settori specifici, come il trasporto pubblico locale. Inoltre, coni decreti legge per la sicurezza delle città e di contrasto all`immigrazione clandestina è stata tracciata una cornice normativa volta a combattere le situazioni di degrado e a favorire un`integrazione legale e ordinata dei cittadini stranieri.
Infine,l`ultima legge approvata dal Parlamento prima della pausa estiva, quella sulla concorrenza, fornisce un esempio dell`azione rivolta ad accrescere la competitività e lo standing internazionale del nostro Paese. Così come contribuiscono a rafforzare la certezza del diritto e a garantire tempi adeguati nella sua applicazione norme come la riforma del processo penale e quella del codice antimafia, quest`ultima ancora al vaglio della Camera. Proseguiremo sulla stradadel rafforzamento delle condizioni per la crescita anche con la prossima legge di bilancio, nella quale – come spiegato su queste pagine dal ministro Padoan – saranno irrobustiti e resi permanenti gli incentivi per l`occupazione giovanile e si consoliderà ulteriormente il quadro dei conti pubblici. ln conclusione,non possonon esprimere la mia preoccupazione su quello che rimane uno dei fattori di maggiore rischio per l`Italia, trovandoci nella prospettiva di andare alle urne la prossima primavera con leggi elettorali per Camera e Senato di diversa impostazione, in quanto residuate da interventi della Corte costituzionale su normative differenti. A fronte della necessità di un intervento, anche solo su alcuni aspetti (per esempio, il riequilibrio di genere previsto per la Camera ma non per il Senato, o le differenti soglie di accesso), condivido e faccio mio l`auspicio più volte espresso dal Presidente Mattarella per rendere omogenee le modalità di elezione delle due Camere, al fine di contribuire alla stabilità dei governi sulla base
della formazione di maggioranze simili. Personalmente ritengo che il premio di maggioranza, previsto oggi solo dalla legge per la Camera a favore della lista che superi il 4o%, andrebbe analogamente esteso anche al Senato e assegnato alla lista o alla coalizione in grado di raggiungere quella soglia in entrambi i rami del Parlamento. Rimango infatti convinta che una legge elettorale debba sì garantire il rispetto del principio di rappresentanza, ma è altrettanto importante assicurare la governabilità del Paese.


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