Norma transitoria su legge elettorale stia fuori da mozione su riforme
‘Mi pare – ha detto Finocchiaro, avvicinata a margine della riunione dei senatori del Pd – che la traccia che è stata esposta da Quagliariello, e che è ben diversa dall’ipotesi iniziale, sia più vicina alla direzione indicata dall’articolo 138 della Costituzione. Le innovazioni o sono rafforzative del processo democratico, come per esempio il referendum consultativo su tutti i testi, anche nel caso siano stati approvati dalla maggioranza dei due terzi, oppure fanno del comitato paritario, al posto delle commissioni di Camera e Senato, lo snodo centrale nell’elaborazione della riforma della Costituzione: snodo che, pur trattando disegni di legge diversi sia capace di tenere insieme nella discussione, nel confronto e nell’elaborazione, una visione di sistema. Questo – ha fatto notare la Finocchiaro – potrebbe mancare nel caso in cui le due Camere lavorassero separatamente. Non si tratta solamente di un risparmio di tempo ma di una maggiore qualità del lavoro che alla fine verrà prodotto’. ‘E sulla legge elettorale, o meglio quella provvisoria sulla quale abbiamo posizioni diverse ma su cui bisognerà trovare un punto di accordo – conclude Finocchiaro – è meglio seguire un cammino alternativo a quello del percorso complessivo sulle riforme. Per questo penso che non dovrebbe essere, come ha detto oggi Quagliariello, un tema presente nella mozione che domani, sia alla Camera che al Senato, discuteremo. E’ un cammino diverso rispetto a quello delle riforme costituzionali’.

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