“La Circoscrizione estero deve mantenere il suo principio fondamentale e cioè la residenza all’estero per potere essere candidati, per questo ho presentato un emendamento soppressivo della norma introdotta alla Camera”. Lo rende noto il senatore del Pd Francesco Giacobbe.
“La norma approvata contraddice le ragioni storiche, morali, economiche e culturali che hanno portato all’introduzione della circoscrizione estero. In più, la norma per cui gli elettori che ricoprono o che hanno ricoperto nei cinque anni precedenti la data delle elezioni cariche di Governo o cariche politiche elettive a qualsiasi livello o incarichi nella magistratura o nelle Forze armate in uno stato estero non possono essere candidati non fa che aumentare delle polemiche del tutto infondate. In Italia abbiamo bisogno di una nuova legge elettorale e questa legge rappresenta un significativo passo in avanti rispetto al passato introducendo un chiaro principio di rappresentanza territoriale degli eletti. Principio che si applicava in pieno nella circoscrizione estero e che oggi rischiamo di perdere. Si è forse persa l’occasione per aprire una discussione profonda sul valore del voto all’estero e magari provare ad aggiustare talune storture cha hanno portato negli anni a polemiche inutili. Invece – conclude Giacobbe – ci siamo trovati davanti una norma che non fa altro che esasperare gli animi”.


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