Senatore Claudio Micheloni, lei risiede nella Svizzera francese ed è l`unico parlamentare del Pd eletto all`estero schierato per il No. Perché?
«Io non sono della minoranza del partito e non ce l`ho contro il governo. Ma ritengo che questa non sia una buona riforma della Carta».
Che cos`ha che non va?
«Riduce la sovranità popolare, comprime l`autonomia del Parlamento e concentra il potere in poche mani».
E che cosa voterà la sua comunità nel cantone di Neuchàtel?
«La mia sensazione è che votino No, come in Italia».
La riforma è negativa per gli italiani all`estero?
«Se vince il Sì il Senato non sarà abolito, la rappresentanza degli italiani all`estero invece sì».
E che cosa andava fatto?
«Avrebbe avuto più senso che le comunità italiane all`estero fossero state presenti anche nel nuovo Senato. Stare solo nella Camera che dà la fiducia al governo trasforma sempre di più il collegio estero in una riserva indiana di seggi da conquistare».
Qualcuno dice che lei vuole difendere il suo seggio.
«Chi lo dice è disonesto e in cattiva fede. Ho annunciato da tempo che per me questa è l`ultima legislatura».


Ne Parlano