“Ringraziamo Conte perché ha portato in Parlamento la crisi, cosa non scontata in tempi in cui si vorrebbe ridurre la politica al rapporto tra capitani e popolo e ha così ristabilito un principio fondante della democrazia liberale. Ma lo ringraziamo solo per questo, perché il Premier dimissionario ha guidato un governo che è stato dannoso per il Paese, che ora è più povero, più diseguale, più diviso e più arrabbiato”. Lo ha detto in Aula il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd.
“Il Paese è fermo – ha proseguito Mirabelli – c’è di nuovo l’incubo della crisi post 2008, sono aperte centinaia di crisi aziendali, è aumentata la pressione fiscale, quota 100 è stata pagata dai pensionati, sono aumentate le differenze tra Nord e Sud ma anche il Nord segna il passo e questa è una responsabilità collettiva, ma soprattutto di chi ha guidato l’esecutivo. Sul tema della legalità il governo Conte ci ha fatto tornare indietro, abbassando le garanzie, varando almeno 9 condoni, riaprendo spazi al malaffare e alle mafie con lo sblocca cantieri. Non è stata fatta alcuna politica di governo dell’immigrazione, continuano gli sbarchi ma va avanti anche in queste ore una vergognosa campagna elettorale sulla pelle delle persone. Al Paese serve un governo che risolva e non agiti problemi. Prima o dopo le elezioni? Lo vedremo, ma bisogna puntare sulla scuola, sul lavoro, sull’ambiente, sulla condivisione e non sulla rabbia. Il ministro dell’Interno in campagna elettorale permanente è venuto in Senato solo per chiedere l’immunità parlamentare per evitare di essere processato per la Diciotti. Siamo contenti della fine di questo governo, per il futuro ci guideranno gli interessi del Paese”.


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