Il gruppo del Pd al Senato ha presentato, a prima firma Antonio Misiani, una interrogazione ai Ministri dell’Economia e degli Interni una interrogazione sulla vicenda dei fondi previsti per la fusione e unione dei comuni.

Il testo dopo aver precisato che ‘la legge 7 aprile 2014, n. 56, di riforma degli enti locali, oltre a istituire le Città metropolitane e a ridefinire profondamente il sistema delle Province, ha modificato anche la disciplina sulle unioni e sulle fusioni di Comuni’ osserva che ‘le risorse del Fondo di solidarietà comunale, stanziate per le fusioni dei Comuni per il 2019, da quanto risulta agli interroganti, non riuscirebbero a coprire le richieste pervenute al 31 gennaio 2019.
Per questo motivo ‘tenuto conto che l’esperienza delle unioni fino al 2009 riguardava pochissimi Comuni in Italia, mentre nel corso del 2018 sono state approvate 19 fusioni di Comuni, di cui una per incorporazione, per un totale di 42 Comuni soppressi. Il numero complessivo dei Comuni italiani è diminuito di 24 unità, passando da 7.978 a 7.954’ l’interrogazione chiede di sapere ‘se il Governo intenda finanziare adeguatamente la dotazione del Fondo di solidarietà comunale destinato in favore delle unioni e delle fusioni di Comuni rispetto alle richieste pervenute per il 2019’.

Segue testo interrogazione
a risposta orale ai sensi dell’articolo 152 del regolamento in commissione Bilancio

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Ministro dell’Interno

Premesso che:
la legge n. 56 del 2014 di riforma degli enti locali, oltre a istituire le città metropolitane e a ridefinire profondamente il sistema delle province, ha modificato anche la disciplina sulle unioni e sulle fusioni di comuni;
nel corso della passata legislatura sono state emanate numerose disposizioni volte ad incentivare, dal punto di vista finanziario, i processi di aggregazione e di gestione associata delle funzioni, con particolare riguardo alla fusione di comuni;
a partire dal 2014, nell’ambito della dotazione del Fondo di solidarietà comunale, che rappresenta il fondo per il finanziamento dei comuni anche con finalità di perequazione, è stato costituito un accantonamento di risorse destinato in favore delle unioni e delle fusioni di comuni;
le risorse del Fondo di solidarietà comunale, stanziate per le fusioni dei Comuni per il 2019, da quanto risulta all’interrogante, non riuscirebbero a coprire le richieste pervenute al 31 gennaio 2019;
considerato che:
le richieste di fusione dei comuni pervenute per il 2019 risultano circa cento, per un importo richiesto di oltre 76 milioni di euro, superiore di oltre 30 milioni rispetto alla dotazione del Fondo dedicato;
l’importo di 1 milione di euro stanziato, per le fusioni dei comuni, nel decreto-legge 24 aprile 2017, n.50, era previsto solamente per le annualità 2017 e 2018;
considerato inoltre che:
il finanziamento del Fondo di solidarietà comunale, introdotto limitatamente al triennio 2014-2016, dalla legge di stabilità per il 2014, è stato consolidato a partire dal 2016;
a decorrere dal 2018 ai comuni risultanti da fusione o da fusione per incorporazione spetta un contributo pari al 60 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, nel limite massimo di 2 milioni del contributo per ciascun beneficiario;
la legge di bilancio 2018 ha inoltre previsto che siano destinate ad incremento degli stanziamenti finalizzati all’erogazione dei contributi a favore delle fusioni dei comuni le somme accantonate sul Fondo di solidarietà comunale, e non utilizzate, per gli eventuali conguagli ai comuni;
tenuto conto che:
l’esperienza delle unioni fino al 2009 riguardava pochissimi comuni in Italia, mentre nel corso del 2018 sono state approvate 19 fusioni di comuni, di cui una per incorporazione, per un totale di 42 comuni soppressi. Il numero complessivo dei comuni italiani è diminuito di ventiquattro unità passando da 7.978 a 7.954;
si chiede di sapere:
se il Governo intenda finanziare adeguatamente la dotazione del Fondo di solidarietà comunale destinato in favore delle unioni e delle fusioni di comuni rispetto alle richieste pervenute per il 2019.

MISIANI
D’ARIENZO
MANCA
RAMPI
GARAVINI
BELLANOVA
FEDELI
PARENTE
FARAONE
STEFANO
ASTORRE
COLLINA
PINOTTI
PITTELLA
IORI
SUDANO
BOLDRINI
MESSINA ASSUNTELA
COMINCINI
PARRINI
MAGORNO
FERRAZZI
CUCCA
CIRINNÀ
VERDUCCI
GINETTI
PATRIARCA
GIACOBBE
ROSSOMANDO
ROJC
SBROLLINI
ALFIERI


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