“Il senatore Calderoli dovrebbe mettere tutta la sua dottrina a servizio di battaglie più nobili e utili, evitando argomentazioni pretestuose e dietrologiche”. Così il senatore Dario Parrini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato in merito alla pregiudiziale di incostituzionalità presentata dalla Lega al decreto legge sulla parità di genere nelle liste per le elezioni regionali.
“Siamo di fronte a un principio, quello di favorire la parità di accesso alle cariche elettive per le donne, che è fissato in maniera inequivocabile non solo nell’articolo 120 della Costituzione ma nell’art 117 al comma 7 e nell’articolo 51”, spiega Parrini intervenendo in Aula a Palazzo Madama. “Non si scherza davanti a un caso come quello della Puglia. Il governo avrebbe sbagliato a non creare le condizioni per esercitare i poteri che gli attribuisce l’art. 120 della Costituzione”.
“Non solo non c’è nessun elemento nel provvedimento che possa autorizzare una accusa di non conformità alla Costituzione – semmai avremmo tradito i principi e i valori della Costituzione non muovendoci – ma è necessario fare di più per favorire la parità di accesso alle cariche elettive per le donne. Vedo con favore l’iniziativa dei colleghi della Camera sulla questione della inammissibilità delle liste che non rispettano l’equilibrio dei generi e quella che interviene sulle altre regioni, dove la doppia preferenza non è stata prevista”, sottolinea Parrini. “E  vedo con estremo favore il ddl Pinotti, sostenuto da tutti i gruppi parlamentari, per favorire la presenza delle donne in tutti gli enti soggetti a nomine pubbliche. Mi augurio che il provvedimento possa avere un iter veloce e una approvazione unanime”


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