“Ritrovatosi alle corde, e in preda alla classica disperazione da prepotenza respinta, Salvini tenta per l’ennesima volta di imbrogliare Di Maio e i Cinque Stelle e l’opinione pubblica tutta con una proposta-truffa sulla riduzione del numero dei parlamentari.
Dire che se la legge passa in quarta lettura alla Camera si può andare subito al voto è un raggiro.
Non essendoci stati i due terzi di sì nel voto in terza lettura del Senato, è scontato, per Costituzione, che si apra il periodo per raccogliere le firme per sottoporre la riforma a referendum, e, se le firme vengono raccolte, che si proceda successivamente alla indizione e allo svolgimento del referendum confermativo. Solo dopo il referendum, che non potrà avere luogo prima della primavera 2020, sarebbe decretabile lo scioglimento delle camere e si potrebbero eventualmente tenere nuove elezioni. E se anche non si tenesse il referendum, eventualità assai remota, comunque non si potrebbero tenere nuove elezioni prima di marzo 2020.
Insomma, il Gradasso è anche un Imbroglione”.


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