“Oggi la maggioranza in Senato ha votato una proroga di 4 mesi per l’attuazione della delega sulla riforma del Terzo Settore. Come Pd abbiamo votato contro questo rinvio e chiediamo: cosa vuole fare il governo? Vuole cancellare o modificare pesantemente la riforma varata nella passata legislatura che parla di bene comune e di dignità della persona? Non è chiaro, perché in un mese di lavoro inutile in Commissione l’esecutivo non si è mai espresso e questo è inaccettabile”. Lo dice il senatore Edoardo Patriarca, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro, che ha parlato in Aula sul ddl approvato oggi.
“Il sospetto che dietro il rinvio si nasconda un atteggiamento ostile – prosegue Patriarca – è fondato, visto che il M5s e la Lega hanno votato contro la riforma, nella passata legislatura. Ma il cosiddetto governo del cambiamento non può pensare di ricominciare sempre da capo. I volontari, le associazioni, le imprese del Terzo Settore hanno atteso 15 anni una riforma che superasse la legislazione a canne d’organo e una fiscalità confusa, che minacciava continuamente la possibilità di agire anche nella gratuità. Il percorso di riforma è cominciato nel 2015 e ha visto il coinvolgimento pieno del forum del Terzo settore. Ora è in discussione in Parlamento il decreto legislativo sul Codice del Terzo settore. Si può varare entro il 2 agosto. Poi serviranno decine di decreti ministeriali di attuazione. Uno stop danneggerebbe il lavoro di tante piccole associazioni che lavorano sui bisogni delle persone in carne ed ossa. Attendiamo di capire con precisione e puntualità cosa intenda fare il Governo nei prossimi mesi”.


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