Una valutazione del governo in merito al fenomeno emergente delle fake news e una richiesta di intervento, nell’ambito di quanto di competenza. Lo chiede la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, che ha rivolto un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, sottoscritta anche dai colleghi dem Amati, Cantini, Fabbri, Giacobbe, Stefano Esposito, Lucia Esposito, Mattesini, Puppato, Scalia, Valentini e Valdinosi.
Nell’interrogazione la senatrice del Pd ricostruisce le ultime notizie, dall’inchiesta del New York Times “che ha messo in luce una serie di legami e connessioni tra piattaforme online orientate ad alimentare la protesta da parte di gruppi anti-establishment e critici con la classe politica”, agli articoli giornalistici sui siti non ufficiali del M5s e della Lega quali “fonte di diffusione di fake news, con un codice Google riconducibile ad un’unica firma”.
“Posso citare – prosegue Pezzopane – recenti fake news anche a mio carico: una recentissima, in cui il M5s mi ha accusata di volere finanziare il GSSI dell’Aquila, secondo loro un’università privata, quando invece è un istituto universitario pubblico ad ordinamento speciale, come la Normale di Pisa. Quando poi prendono di mira una donna con le fake news si arriva al vero e proprio linciaggio morale”.
“L’articolo del New York Times – sottolinea Pezzopane – mette in evidenza come il nostro Paese sia considerato un probabile obiettivo della strategia di destabilizzazione, durante le prossime tornate elettorali. Le fake news non solo stravolgono la verità, ma creano nel Paese un clima di odio che è importante scoraggiare a tutela dei valori democratici e dell’espressione della libertà di pensiero”.


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