“Depositiamo in questi giorni un disegno di legge costituzionale che estende il diritto di voto ai diciottenni anche per l’elezione del Senato. E’ un provvedimento molto semplice, in un solo articolo, sul quale potrebbe esserci un’ampia convergenza. Di questo tema si è già discusso in passato, ma tutto è rimasto di fatto congelato in ragione del progetto di riforma costituzionale, poi bocciato dal referendum, che di fatto avrebbe allargato ai diciottenni l’elettorato attivo anche per la seconda camera”. Lo scrivono in una nota i senatori del Pd Daniele Borioli e Stefano Esposito.
“La questione torna ora di grande attualità: l’esito del referendum ha stabilizzato, probabilmente per lungo tempo, il carattere bicamerale paritario del Parlamento italiano, mantenendo ad entrambi i rami il compito politico di rappresentare la Nazione, fare le leggi, dare o togliere la fiducia al Governo. Ed è perciò del tutto sensato – proseguono – rimuovere quello che oggi appare ormai come un anacronismo privo di senso, che esclude dal diritto di votare per il Senato i cittadini che non abbiano compiuto i 25 anni. Si aggiunga che includere pienamente nel corpo elettorale attivo tutti i maggiorenni sarebbe un segnale concreto importante verso quell’universo giovanile che manifesta le maggiori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Infine – concludono i senatori del Pd – l’omogeneizzazione delle basi elettorali di Camera e Senato potrebbe concorrere ad attenuare una delle patologie che spesso hanno afflitto il sistema istituzionale italiano, minandone la stabilità: quella determinata da diversi, se non contrapposti, equilibri tra maggioranza e opposizioni nei due rami del Parlamento”.


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