“Il caso di Genova conferma cos’è la democrazia a Cinque Stelle: il voto sul web, pilastro del Movimento, conta come il due di coppe a briscola quando regna bastoni. Una pantomima, il cui risultato può essere ribaltato in qualunque momento dal padre-padrone Grillo. Uno vale uno, ma c’è qualcuno che vale più degli altri. E comunque, possono bastare 300 voti per candidarsi a sindaco di una grande città come Genova? Tutto ciò fa paura”. Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.


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