Senatore Tonini perché il Pd ha votato contro la dichiarazione d`urgenza?
«La verità è che chiedere, da parte del Movimento 5 Stelle, l`urgenza a poche ore dalla sospensione estiva dei lavori del Senato non è che un gesto di
propaganda. Vero è che la propaganda fa parte della politica, ma è un po’ triste quando la politica scade nella sola propaganda».
Assecondare l`urgenza non avrebbe sgombrato il campo da polemiche strumentali e inevitabili sospetti?
«Ma è inverosimile pensare che il Senato potesse restare aperto, proseguendo i lavori per approvare il provvedimento sui vitalizi. Intendo dire che le riforme e le relative decisioni nelle sedi istituzionali richiedono serietà, anche nei tempi e nelle modalità di approvazione».
Il Pd ha forse trascurato che il voto contrario presta il fianco agli attacchi del Movimento 5 Stelle e della Lega.
«Purtroppo non è sempre possibile fare di tutto per evitare di sottostare a queste logiche strumentali. Se qualcuno vuole usare il voto di oggi per fare polemica è libero di farlo. La sostanza resta che la riforma sui vitalizi è stata voluta dal Pd, tanto che porta il nome di un nostro esponente politico (Matteo Richetti, ndr). Chi ci attacca lo fa per tentare di segnare un punto, dopo avere perso la partita».
Agli occhi degli elettori la scelta di rinviare tutto a settembre non rischia di configurarsi come un tentativo di non approvare il provvedimento?
«Tra poche settimane riprenderemo la discussione con serietà e con la volontà di varare una delle riforme su cui abbiamo dimostrato di mettere mano con urgenza. Non scomoderei gli elettori. Noi del Pd confidiamo sul fatto che proprio gli elettori siano seri e che, dunque, chiedano serietà a chi li rappresenta politicamente. Mi permetto di osservare e ribadire che con le istituzioni non si dovrebbe giocare. Bene, chiedere la dichiarazione d`urgenza al Senato il primo giorno di agosto va considerato, semplicemente, come un puerile giocare con le nostre istituzioni».


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