“Credo che oggi lo Stato eserciti in modo legittimo il potere sostitutivo per allargare la sfera dei diritti di tutte e di tutti. La partecipazione paritaria di donne e uomini nelle istituzioni riguarda ognuno di noi e la qualità stessa della nostra democrazia”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione femminicidio e capogruppo dem in Affari costituzionali, relatrice al decreto. “La normativa vigente – prosegue Valente – aggiornata nel 2016, prevede oltre a una presenza non inferiore al 40 per cento del genere meno rappresentato nelle liste, la possibilità per ogni elettore di esprimere una seconda preferenza purche di genere diverso dalla prima, pena l’annullamento della seconda preferenza. La Puglia non aveva adeguato la sua legge regionale e dunque bene ha fatto l’Esecutivo ad intervenire. Oltre al governo e al Premier Conte, ringrazio anche le opposizioni per averci dato la possibilità di fare un fretta. C’è ancora molto da fare perché, in media, nelle regioni solo il 25 per cento delle cariche elettive è ricoperto da donne. Questo è un segnale e un passo avanti, importante non solo per le donne ma per la qualità della democrazia delle nostre istituzioni”.


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