‘In un periodo di crisi dove la circolazione del denaro è rallentata e le aziende chiudono spesso a causa della mancanza di liquidità, estendere la responsabilità solidale nei contratti di appalto anche alle imprese del settore primario non è accettabile’. A dichiararlo è la senatrice PD Maria Teresa Bertuzzi che, in un’interrogazione rivolta ai Ministri dell’Economia e delle Finanze e delle Politiche Agricole e Forestali, scrive ‘tale provvedimento, che fa seguito all’emanazione della nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate (la n.2 del 1° marzo 2013), che ha confermato l’applicazione estensiva anche al settore agricolo di una norma concepita essenzialmente per l’edilizia, rischia di far collassare il settore primario generando un aggravio di burocrazia, un massiccio aumento dei costi gestionali e, forse, può costituire un boomerang per il rispetto delle norme, favorendo, di ritorno, percorsi alternativi e poco ortodossi’. La senatrice, quindi, nell’interrogazione chiede ‘quali iniziative i ministri interessati intendano intraprendere nell’ambito delle rispettive competenze, al fine di porre rimedio ad una disposizione normativa che appare paradossale e controversa, che determina ulteriori rallentamenti nell’ambito dell’esercizio di impresa e i cui oneri e adempimenti fiscali, burocratici e amministrativi, rappresentano i maggiori ostacoli penalizzanti per chi intende avviare un’attività imprenditoriale nel nostro Paese’ ‘Si tratta – conclude Bertuzzi- di una misura che va contro ogni proposito di semplificazione degli adempimenti gravanti sulle imprese e che, impropriamente, trasferisce su di esse il compito di controllare la regolarità fiscale dei soggetti coinvolti nei contratti di appalto, compito ispettivo che compete invece all’Amministrazione finanziaria – col rischio di ingenerare una condizione di contrasto rispetto alle direttive comunitarie e la giurisprudenza della Corte di Giustizia Ue’.

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