“Il viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, intervenendo nell’Aula del Senato ci ha confermato l’intenzione del Mipaaf di costituire un tavolo per la valorizzazione del Prosecco e per sostenere la filiera vitivinicola del Carso. E’ l’occasione per riprendere un percorso più complessivo, iniziato nel 2009 con un protocollo d’intesa tra Stato e Regione poi interrotto, che fondava le sue basi sull’accordo per l’utilizzo del nome “Prosecco”, proprio dell’omonima località triestina. Esso tutelava e garantiva l’origine controllata di un prodotto italiano vanto del made in Italy agroalimentare che è un campione dell’export con oltre 400 milioni di bottiglie vendute nel mondo e più di 2 miliardi di euro di fatturato. Ho molto apprezzato anche la volontà di istituire tavoli transfrontalieri finalizzati a risolvere le dispute sull’appartenenza dei vitigni quali il Teràn o Terrano, rivendicato da Italia e Slovenia”. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.

“Proprio nei mesi precedenti avevo presentato un’interrogazione al ministro Martina per conoscere lo stato delle cose – prosegue – visto che la quasi totalità degli impegni presi nel 2009 per lo sviluppo del territorio non ha trovato una realizzazione concreta. Era rimasto tutto sulla carta, fatta doverosa eccezione per l’impegno mantenuto per la sua parte dalla Regione Friuli-Venezia Giulia che ha ottemperato con un proprio finanziamento alla realizzazione del centro per la promozione dei prodotti del Carso, nella frazione di Prosecco (Trieste). Servono ora misure concrete per valorizzare quello straordinario lavoro fatto sul territorio del Carso, che sta riscuotendo successi produttivi in termini qualitativi e quantitativi al livello d’eccellenza mondiale. In particolare, gli agricoltori dell’area chiedono di farsi custodi del terrazzamento del territorio carsico, attraverso una minore rigidità delle misure di ripristino delle terrazze per coltura che permetterebbe di restituire quel territorio alla vitivinicoltura e non farlo tornare incolto. Mi auguro che si possa presto dare corpo, continuità e coerenza agli impegni sottoscritti nel 2009, per fornire un’adeguata risposta alle legittime richieste dei viticoltori del Carso”.


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