“Il tema della prescrizione dei reati resta rilevante, una questione che riguarda i diritti dei cittadini, la certezza della pena, la ragionevolezza dei tempi del processo. Per parte nostra, c’è la necessità di ripensare la riforma Bonafede-Bongiorno che di fatto elimina la prescrizione e rende possibili processi infiniti. Credo però che questo tema non possa essere isolato da una riflessione sulla riforma del processo. Se un processo non si conclude perché scatta la prescrizione, è un fallimento per lo Stato e per la giustizia. Se i processi in Italia durassero meno, il tema della prescrizione non avrebbe più la rilevanza che ha assunto. Per questo il fatto che la maggioranza di governo stia trovando un accordo significativo per portare presto in Parlamento la legge delega per l’efficienza del processo penale è importante e non può essere sottovalutato, come invece mi pare si stia facendo”. Lo scrive sul Riformista il senatore Franco Mirabelli, capogruppo dem nella Commissione Giustizia e vicepresidente del gruppo Pd.
“Per portare la durata dei processi a 4/5 anni al massimo – prosegue Mirabelli – occorre un investimento significativo, che il governo si impegna a fare, in personale e in strutture. Ma bisogna anche velocizzare le procedure e a questo puntiamo con l’estensione delle comunicazioni telematiche, la modifica dei tempi previsti per le indagini preliminari, l’estensione dei procedimenti speciali, la maggiore valorizzazione del procedimento davanti al giudice monocratico, l’introduzione di una nuova disciplina sanzionatoria di contravvenzioni. La priorità è di dare efficienza al sistema penale, velocizzare i processi, garantire tempi certi, nell’interesse dei cittadini ma anche degli operatori del diritto. Se riusciremo, e c’è la volontà di tutta la maggioranza in questa direzione – conclude Mirabelli – faremo una riforma davvero storica che credo sarebbe meglio, tutti insieme, valorizzare anziché continuare a enfatizzare le differenze che tra noi ci sono sulla prescrizione”.


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