“L’esperienza di Expo ha sancito quanto sia diffusa una cultura che vede nella tutela, nella conservazione e anche nello sviluppo delle diverse specie a rischio di estinzione il punto di partenza per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo a cui affidare la sfida della sostenibilità, in un mondo in cui le risorse naturali sono finite, non illimitate”. Lo ha dichiarato la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama, intervenendo in Sala Nassirya alla presentazione del volume realizzato dall’Assessorato all’agricoltura dell’Emilia Romagna e da Arpae dal titolo “I Frutteti della Biodiversità in Emilia Romagna. “Il Parlamento italiano – ha continuato – ha approvato nel corso di questa legislatura una legge quadro per la tutela della biodiversità anche alla luce delle innumerevoli esperienze che, in questi anni, si sono realizzate negli Enti locali, regioni in primis che, come l’Emilia Romagna, hanno investito in ricerca e sperimentazione, stimolando i territori anche con misure di sostegno finalizzate”.
La senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama ha continuato affermando che “iniziative come queste sono molto importanti perché consentono di tenere il filo sugli obiettivi che ha fissato la legge sulla biodiversità. La tutela e il monitoraggio delle banche dati, per esempio, vengono utilizzate non solo come un semplice censimento burocratico ma come una documentazione puntuale e precisa con l’obiettivo di divulgarla ai cittadini e non solo agli addetti ai lavori. C’è un impegno politico netto sull’investimento dell’Italia nel mantenimento della biodiversità come patrimonio delle aree rurali del nostro Paese, quelle aree interne oggi così sottoposte al rischio di spopolamento e di desertificazione”.

Le conclusioni sono state affidate al viceministro dell’Agricoltura Andrea Olivero:
“Abbiamo la prova che il ripristino della biodiversità sia un elemento fondamentale per garantire continuità alle nostre produzioni, che hanno grandi qualità e trovano il loro valore aggiunto nel radicamento sul territorio. Bene dunque ha fatto l’Emilia Romagna a dare attuazione alla legge che abbiamo prodotto in questa legislatura consentendo a un territorio così importante di tutelare la nostra ricchezza divulgando anche ai cittadini quella che è la nostra biodiversità”.


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