Preoccupante l’ordinanza della corte di Giustizia dell’Ue
‘L’ordinanza della corte di Giustizia dell’Unione europea che ha dato ragione all’imprenditore Giorgio Fidenato, che aveva messo a coltura a Vivaro sementi geneticamente modificate senza il via libera dello Stato, risulta quanto meno in disaccordo con la mozione sugli OGM, approvata all’unanimità proprio questa settimana in Senato che chiede l’applicazione della clausola di salvaguardia contro la diffusione di tali colture’. Lo afferma Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
‘Nel rispetto degli sforzi degli agricoltori italiani, che si impegnano a garantire prodotti di qualit à per assicurare la sicurezza alimentare, il rispetto della biodiversità e della tracciabilità – continua – l’applicazione della clausola di salvaguardia deve essere l’occasione per chiudere definitivamente una questione sulla quale cittadini, agricoltori, rappresentanze economiche e sociali, Regioni ed il Parlamento si sono espressi già diverse volte. Per tale ragione chiediamo che il Governo, e in particolare le ministre dall’Agricoltura e della Salute Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin, si impegnino in tal senso. E’ necessario per la tutela dei consumatori e agricoltori italiani ed indispensabile per un Paese come il nostro che fonda il suo valore aggiunto sulla qualità dei prodotti che coltiva’.

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