‘Dire no agli ogm, no ai pesticidi, no alla chimica non è fanatismo o demagogia, ma è la vera opportunità che l’agricoltura italiana ha per competere nel mondo. La sua capacità di distinguersi, il suo valore di sviluppo, si basano su naturalità e sicurezza alimentare. I seimila metri quadrati di mais OGM seminati sabato scorso a Vivaro in Friuli, rischiano di compromettere tutto questo in modo irreversibile. Per questo è un fatto grave’. Lo dice la senatrice del Pd Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura, a margine della manifestazione contro la coltivazione di organismi geneticamente modificati, in corso a Piazza Montecitorio.
‘C’è un Paese – prosegue Pignedoli – che tiene a questa qualità, quale vero valore aggiunto dei nostri prodotti. Lo ha dimostrato il Senato con il suo voto unanime alla clausola di salvaguardia e lo dimostrano le statistiche che affermano la contrarietà degli italiani a consumare cibi geneticamente modificati. Per questo occorre una reazione immediata eccezionale. Non atti di ordinaria amministrazione, ma segnali forti e chiari da parte dei ministri competenti, della salute, dell’agricoltura e dell’ambiente’.

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