Il mondo dell’olio è in attesa del decreto attuativo della norma sull’oleoturismo, inserita grazie al senatore dem Dario Stefàno, vicepresidente del gruppo Pd e allora relatore al provvedimento, nella legge di bilancio 2020. Un contributo per il provvedimento è stato illustrato oggi, in una conferenza stampa al Senato, dallo stesso Stefàno, che ha presentato il progetto con il presidente dell’associazione nazionale Città dell’olio Michele Sonnessa; Roberta Garibaldi, presidente dell’associazione italiana turismo enogastronomico; Donato Taurino, presidente del movimento Turismo Olio Puglia e da Sebastiano De Corato, vicepresidente nazionale Movimento Turismo del Vino e responsabile del progetto Olio, il vicepresidente della Commissione Agricoltura, Mino Taricco. Numerose le presenze di spicco del mondo dell’oleturismo.
“La norma sull’olioturismo – spiega Stefàno – è fondamentale perché offre ai produttori di olio le stesse opportunità dei produttori di vino. In questo modo l’Extravergine può prendere il posto che gli spetta, come punta di diamante del turismo enogastronomico nel nostro Paese. L’olio, come il vino, è un prodotto che caratterizza l’Italia, non c’è regione che non ne produca. Continuerò dunque a lavorare perché si giunga positivamente a completare il percorso di questalegge, con il decreto attuativo. Avevo assunto un impegno con i produttori olivicoli italiani già nel 2017. Sento come un dovere, in questa legislatura, riuscire a portare a compimento questo progetto che riconosce valore al segmento produttivo dell’Evo, che vanta un’attrattività che cresce di anno in anno. Il decreto ha l’obiettivo di superare una serie di difficoltà burocratiche e fiscali per rendere possibili le degustazioni nelle aziende, il turismo legato agli oliveti e ai frantoi, le cene sotto gli ulivi e molte altre esperienze che costituiscono un settore in ascesa e per il quale c’è grande interesse sia da parte degli italiani che degli stranieri”.


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