“La fase di straordinaria emergenza che stiamo vivendo deve vedere nell’agricoltura uno dei settori strategici che possono guidare il nostro Paese ad una fase di rilancio, perché è uno dei settori cruciai del Made in Italy e perché ne rappresenta l’idea stessa di qualità. Se è vero che in senso stretto rappresenta come agricoltura solo poco meno del 3% del PIL, in senso compiuto, ricomprendendo anche il settore agroindustriale della trasformazione e del confezionamento e dell’indotto a monte e a valle rappresenta in molti comparti e molti territori anche più del 15%.
Bene i provvedimenti annunciati per dare risposta al bisogno di mano d’opera per le prossime campagne di raccolta nei vari settori orticolo, frutticolo e vitivinicolo e del settore turistico ricettivo, sia la piattaforma per mettere in connessione domanda e offerta, il decreto flussi, le norme per mettere in regola gli irregolari che lavoreranno in agricoltura, e per ridurre e sgravare sul piano contributivo e fiscale coloro che sono già percettori di sussidi o redditi, ma su tutto questo tema centrale sarà la questione dei tempi. Le aziende devono sapere nei prossimi giorni come potranno organizzarsi, ne va della gestibilità della prossima stagione. E bene le azioni previste dal Piano nazionale di contrasto del caporalato.
Servirà in questa stagione un grande investimento su questo settore, semplificandone i procedimenti ed i percorsi, nel rispetto di ambiente, sicurezza e salute, ma sapendo che la variabile tempo ed efficacia e competitività sarà fondamentale per questo settore e per tutto il paese”. Così Mino Taricco, capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato, nel suo intervento in aula durante il dibattito sull’informativa del ministro Bellanova.


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