“La nuova inchiesta sullo stadio della Roma ci preoccupa parecchio. Non vorremmo che, dopo aver detto no alle Olimpiadi a Roma per paura della corruzione, e dopo quindi aver perso un’occasione di crescita, sviluppo e occupazione, ora per gli stessi reati si vada verso il blocco anche di quest’opera. Inutile che il ministro Di Maio vanti un’operazione ambientalista attraverso il taglio della cubatura delle due torri previste. La conseguenza di quel taglio ha portato un ulteriore danno: l’esclusione dal progetto della costruzione del nuovo ponte, il collegamento ferroviario e la nuova viabilità. Solo tali opere avrebbero potuto rendere vivibile l’intero quadrante sud di Roma aggravato dall’impatto del pubblico dello stadio. Questa è l’ennesima visione retriva e conservatrice che la giunta 5 stelle applica a una città che a causa loro è ormai devastata”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Monica Cirinnà.


Ne Parlano