“Serve sbloccare i progetti, per far partire i cantieri! La cosa peggiore che può fare un Ordinamento è attivare Cantieri senza la corrispondente qualità dei progetti. Solo il progetto redatto a regola d’arte assicura che il cantiere realizzi ciò che serve! In Italia i progetti elaborati dalla bravura delle competenze esterne ed interne alla Pubblica Amministrazione non diventano cantieri poiché mancano i pareri degli Enti terzi che consentono la eseguibilità delle opere. Migliaia di progetti degli enti locali italiani e degli enti strumentali dei nostri territori sono appesi nel vuoto, affidati purtroppo alla indeterminatezza, a causa del mancato conseguimento dei tanti pareri occorrenti, in ragione della pigrizia e della paura dei singoli uffici coinvolti. Occorre ridefinire i tempi per realizzare la maturità documentale delle procedure amministrative, dettagliando l’inizio e la fine delle attività istruttorie”. Lo dichiara Luciano d’Alfonso, capogruppo PD commissione Finanze del Senato e Vice Presidente della Commissione d’inchiesta sulle Banche e sul sistema finanziario.
“Serve recuperare quantità e qualità delle competenze nella PA – aggiunge – riconoscendo, remunerando adeguatamente e valorizzando in concreto la dedizione lavorativa nella Pubblica Amministrazione. Serve anche prevedere meccanismi sanzionatori nei casi di inconcludenza della procedura, rafforzando il disvalore giuridico del comportamento omissivo. L’accesso alla PA va semplificato, rispettando l’art. 97 della Carta e il percorso di lavoro pubblico deve essere segnato da ripetute occasioni di formazione dedicata e valutata. La Pubblica Amministrazione deve riorganizzarsi per rendere possibile l’immediatezza decisionale, esattamente come l’economia richiede alle istituzioni preposte. Le conferenze di servizio devono servire per recuperare velocità decisionale e la convocazione collegiale degli uffici competenti deve portare normalmente la conclusione dei procedimenti”.


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