“L’assenteismo è un fenomeno odioso, ma ancora più odiosa è la presunzione di colpevolezza (mai lapsus come quello del Presidente Conte fu più indicativo) per tutti i dipendenti pubblici che si nasconde dietro la proposta della Ministra Giulia Bongiorno di rilevazioni biometriche per i dipendenti pubblici”. Lo afferma la senatrice del Pd Teresa Bellanova, capogruppo in Commissione Industria a Palazzo Madama. “Il pubblico impiego – sottolinea la parlamentare dem – è fatto da persone che da anni arrivano puntualmente sul posto di lavoro, timbrano, lavorano seriamente, si fermano ben oltre l’orario previsto, pur consapevoli che non avranno lo straordinario, solo per spirito di servizio e di dedizione”. “In questi anni – continua Bellanova – da Sottosegretaria al Lavoro e da Viceministro allo Sviluppo economico, ne ho incontrate a centinaia: persone serie, competenti, oneste e rigorose, che rappresentano l’assoluta maggioranza di chi presta servizio nel pubblico impiego. Lavoratori e lavoratrici che vanno sostenuti nel lavoro che svolgono al servizio dei cittadini e che non hanno certo bisogno di essere definiti fannulloni a prescindere e di essere considerati un bersaglio facile”. “I cosiddetti fannulloni, se certificati come tali, vanno perseguiti in modo rigoroso. Da riformare c’è ancora tanto, c’è personale da riqualificare, certo, ma ci sono anche innumerevoli competenze e professionalità preziose che non hanno niente in comune con chi imbroglia, e che hanno tutto il diritto di veder riconosciuto il proprio merito”. “Invece il Governo giallo-verde preferisce, come sempre in modo roboante e minaccioso, fare di tutta l’erba un fascio, stigmatizzare tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazioni come imbroglioni e truffaldini, affermando di fatto che l’intera Pa è fatta di assenteisti. Dopo i migranti, un’altra categoria di nemici da perseguire e un’altra arma di distrazione di massa da brandire”, conclude Bellanova.


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