Un’audizione urgente dei commissari Ilva in Commissione Industria del Senato, dopo che gli stessi commissari Gnudi, Carrubba e Laghi si sono avvalsi di un diritto contrattuale, estendendo il periodo di commissariamento fino al settembre prossimo. E’ quanto ha chiesto la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd in Commissione, al presidente Gianni Pietro Girotto (M5s), sollecitando “una risposta in tempi rapidissimi”.

“Considero quello del ministro Di Maio – spiega Bellanova – un comportamento ignavo e codardo, reiterato ancora questo pomeriggio alla Camera nella inconcepibile risposta fornita nel corso del question-time. Di Maio scarica sui commissari la sua incapacità a riaprire il tavolo di trattativa portando a sintesi le diverse posizioni e soprattutto giungendo al migliore accordo possibile. Tenere insieme lavoro, occupazione di qualità, salute dei cittadini e ambiente è possibile perché noi lo abbiamo reso tale e perché la prevalenza del Piano Ambientale sul Piano Industriale, così come indicato nel DPCM e dunque nel bando di gara, lo certifica. Sollecitare di fatto ai commissari la proroga dell’AS rispetto all’ingresso di Mittal significa, rispetto a quanto gli stessi Commissari avevano dichiarato nei giorni scorsi sull’autonomia economica, garantire solo ed esclusivamente gli stipendi, consumando risorse preziose per le manutenzioni e dunque la sicurezza sul lavoro, l’ambientalizzazione, i creditori e dunque le imprese dell’indotto. Non è vero che la proroga è a costo zero: costa in termini di sicurezza e di imprese collegate all’Ilva, in termini di opere ambientali, in termini di futuro del siderurgico. Non solo questo non è il governo del cambiamento, non è più nemmeno quello del solo rinvio: è un governo irresponsabile e codardo. Che non sa e non riesce a governare processi complessi.
Il Ministro Di Maio si illude, nell’intervento al Question Time pochi minuti fa alla Camera, di aver risposto all’interrogazione del Pd. Ha evaso in modo offensivo e sprezzante tutte le questioni, facendo finta, arrancando, utilizzando nel modo peggiore e più cinico la salute dei cittadini. Se vuole chiudere l’ILVA, arrecando un danno irreparabile per l’ambiente, la salute, il lavoro, il Mezzogiorno, se ne deve assumere la responsabilità”.

 

 

 


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