“Nei prossimi provvedimenti è necessario ci siano misure per garantire ai comuni di poter continuare a erogare i servizi ai cittadini e per poter investire sulla ripartenza quando il virus sarà sconfitto. Milano e i comuni lombardi più colpiti dagli effetti della pandemia vanno sostenuti con provvedimenti concreti, sapendo che è interesse di tutto il Paese far ripartire questi territori e le loro economie, ma anche che qui ci sarà più bisogno di vicinanza e protezione per chi è stato più colpito. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem, eletto in Lombardia

Si allega l’ordine del giorno:

A.S. 1766

ODG

(G/1766/156/5) Testo 2

MIRABELLI, RICCARDI, LAFORGIA, COMENCINI, SERAFINI, ALFIERI, NOCERINO

La 5a Commissione permanente,

in sede di esame dell’A.S. 1766, di conversione del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19,

premesso che,

L’attuale e protratta situazione emergenziale derivante dalla diffusione del virus COVID-19 sta colpendo in modo assolutamente straordinario il Comune e la città metropolitana di Milano che dovrà quindi far fronte nel breve termine a un minor gettito e, più in generale, a minori entrate, di portata particolarmente significativa e mai riscontrata prima.
Ciò comporterà dunque, in assenza di un contributo straordinario statale, l’impossibilità per il Comune di Milano di chiudere in pareggio il bilancio in corso di approvazione.
nel bilancio di previsione si stimano, ad esempio, 400 milioni di euro di entrate derivanti dalla vendita dei biglietti per il trasporto pubblico locale (autobus, tram e metropolitane), 55 milioni di euro dalla tassa di soggiorno, circa 80 milioni tra dividendi ordinari e straordinari di SEA, 60 milioni di gettito derivante da COSAP, circa 27 milioni dai nidi per l’infanzia e circa 4 milioni dal mondo della ristorazione. La lista potrebbe continuare. Per tutte queste voci si registrerebbe una decurtazione pari ad almeno l’80% delle entrate indicate in bilancio, corrispondenti ad un ammontare superiore a 500 milioni di euro in meno di entrate per il Comune.
Ritenendo necessario in questa situazione prevedere misure straordinarie per il comune e la città metropolitana di Milano per consentire la chiusura dei bilanci, continuare ad assicurare i servizi pubblici essenziali sul territorio e favorire una rapida ripresa e il rilancio di una realtà territoriale fondamentale per la crescita di tutto il Paese.
Impegna il Governo
ad introdurre, nel prossimo decreto utile per affrontare le conseguenze dell’emergenza COVID-19:
– misure di sostegno volte a consentire il rinvio del servizio del debito di tutti i mutui esistenti, ivi inclusi quelli concessi da CDP, alla scadenza del relativo piano di ammortamento, nonché fornire le risorse necessarie all’estinzione anticipata dei mutui ormai troppo onerosi favorendo un significativo risparmio di spesa, decurtare la quota di partecipazione del Comune di Milano per il fondo di solidarietà comunale per gli anni 2019, 2020 e 2021 ed introdurre misure che consentano maggiore elasticità finanziaria nella gestione della spesa per esempio dando la possibilità di ridurre al 60/70% l’accantonamento per fondo crediti di dubbia esigibilità per gli anni 2020 e 2021;
– misure analoghe in favore dei Comuni della Lombardia e delle zone più colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, tali da garantire la continuità nell’erogazione di tutti i servizi di competenza degli enti locali, a partire da quelli sociali, la predisposizione di interventi adeguati in favore dei residenti, a partire da quelli in situazione di maggiore difficoltà socio-economica, e la ripartenza, in situazione di sicurezza sanitaria e con gradualità, delle attività economiche sospese in ragione dell’emergenza.


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