‘Roma non può e non deve più elemosinare in Parlamento’. Lo afferma la senatrice del Pd Monica Cirinnà che aggiunge: ‘E’ positivo che il sindaco e il presidente del Consiglio abbiano immediatamente concordato in una telefonata la messa in sicurezza del bilancio 2013, c’é solo da scegliere lo strumento da utilizzare’.

‘Probabilmente – spiega – questa norma di salvaguardia sarà contenuta in un emendamento del governo ad uno dei prossimi decreti in conversione in Parlamento. Forse domani in Consiglio dei Ministri sarà affrontato il tema del bilancio 2014 di Roma. E’ auspicabile che da subito il Cdm affronti le emergenze di Roma dando corso a tutti i decreti attuativi per le funzioni attribuite dalla legge per Roma capitale’ .

‘E’ stato sicuramente un errore politico gravissimo arrivare alla terza lettura del decreto – sottolinea – perchè questo temporeggiare aumenta la distanza tra cittadini e politica e lascia spazio a derive populiste. Ora il sindaco Marino va sostenuto con grande fermezza e sono certa che il Pd romano e nazionale faranno la loro parte per dare nuovo impulso allo sviluppo e al lavoro della Giunta’.

‘Questa vicenda – conclude Monica Cirinnà – ha reso evidenti i nemici di Roma, alcuni presenti anche nella maggioranza, come i senatori di Scelta civica che per impuntature incomprensibili hanno fatto perdere troppo tempo al Parlamento. Oltre ai ben noti M5S e Lega che per squallidi interessi di bottega hanno deciso di colpire i cittadini romani, quelli sardi devastati dall’alluvione e la città di Milano che ha bisogno di sostegno per l’Expò 2015’.

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