“Preoccupa la norma in manovra che può consentire alle donne di spostare tutti i 5 mesi del congedo obbligatorio di maternità a dopo il parto. Questo vuol dire che si potrà andare a lavorare fino al minuto prima di dare alla luce il bambino. Da madre dico che questo è troppo! Il parto è un evento straordinario per l’equilibrio fisico e psicologico della donna, di cui è bene prendersi cura”. Lo scrive Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro, che sottolinea: “in tempi di denatalità, le scelte di maternità vanno tutelate di più, non di meno. I datori di lavoro potrebbero aspettarselo da tutte, con conseguenze spiacevoli”.
“Per questo ho presentato due emendamenti – prosegue Parente – Il primo sopprime la norma e ripristina la situazione vigente. Il secondo emendamento condiziona l’entrata in vigore della nuova norma all’emanazione di un decreto che definisca i lavori per i quali non è possibile richiedere la flessibilità del congedo di maternità obbligatoria, per garantire la salute della mamma e del bambino”.


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