“Il governo e la maggioranza prestino maggiore attenzione a quanto succede in Parlamento. Si presuppone che il premier, il ministro Tria e i vicepremier abbiano letto con scrupolosità quanto prodotto dal Servizio Bilancio del Senato, che è autorevole organo tecnico. Se lo hanno fatto avranno sicuramente notato che vengono esposte alcune criticità non indifferenti, in particolare, riguardo il piano di attuazione del rafforzamento dei centri per l’impiego e l’assunzione dei 4 mila “navigator” e riguardo ai 5 giorni del congedo di paternità. Nel primo caso si rileva la necessità di chiarimenti “in merito ai criteri e parametri che saranno adottati nella stima dei fabbisogni delle risorse lavorative che si renderanno necessarie all’attivazione delle misura in parola, per ambiti regionali” nonché ai ”connessi e prevedibili profili di inquadramento contrattuale”. Mentre il secondo punto ”sembra condurre a una sottostima delle future esigenze finanziarie”. In pratica i conti non tornano: il governo ha intenzione di chiarire o vuole continuare a fare propaganda?”. Lo dichiara il senatore del Pd Dario Stefano


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