Una “deroga in via del tutto eccezionale” al regolamento “affinchè si posa concedere la sede deliberante alle commissioni” chiamate ad esaminare i decreti Coronavirus. E’ la proposta che avanza, parlando con l’Adnkronos, il senatore dem Dario STEFANO, vicepresidente della Bilancio di palazzo Madama, la commissione che sarà coinvolta in prima linea nell’esame dei dl. Con la ‘commissione in sede deliberante’ si evita il voto in aula, senatore? “Sì. L’esame si conclude in commissione senza convocare l’aula. Ma questa modalità non è consentita dal regolamento per i decreti. Per questo serve una deroga in via eccezionale – l’articolo in questione è il 35 comma 1- da parte della conferenza dei capigruppo o della Giunta per il regolamento”. Voterebbero i senatori delle commissioni coinvolte? “La Bilancio sicuramente e un’altra, forse l’Affari Costituzionali o la Lavoro. Ma questo lo decide il presidente”. E come si dovrebbe votare, secondo lei, in Parlamento o a distanza, come sostengono alcuni? “Si tratterebbe di una sessantina di persone… Ci riuniamo in aula al Senato dove le distanze di sicurezza sono garantite per il voto e poi tutto il resto dei lavori dalle audizioni, se necessarie, alla fase emendativa si potrebbe fare on line. Solo per il voto ci riuniremmo in aula”.

Non c’è dubbio – aggiunge STEFANO – che il Parlamento non possa chiudere e non c’è dubbio che non abbia chiuso. Ci troviamo in una fase in cui la decretazione del governo è stata necessaria a tamponare alcune questioni. I dpcm e i decreti hanno consentito di dare risposte per l’emergenza. Premesso che il Parlamento non può chiudere, io credo che sia legittimo ma anche utile valutare delle modalità, delle forme eccezionali che possano tenere insieme l’operatività del Parlamento con la sicurezza delle procedure di voto, di espressione anche la sicurezza sanitaria”. Sicurezza sanitaria che, osserva il vicepresidente della Bilancio, “non riguarda solo i parlamentari ma anche tutto il contesto che si muove attorno al Parlamento dai funzionari, ai dirigenti, ai commessi”. E per questo “io credo che la capigruppo di domani al Senato possa trovare modalità tra le quali i permetto di indicare l’opportunit che la conferenza dei capigruppo o la giunta del regolamento valuti una deroga, in via tutto eccezionale, alla norme del regolamento -mi riferisco art.35 comma 1- affinchè si posa concedere la sede deliberante alle commissione alle quali verrà affidato il provvedimento”. E comunque, sottolinea STEFANO, qualunque eventuale proposta “dovrà avere il consenso di tutti, maggioranza e opposizione, in una logica che abbia come obiettivo principale dare risposte all’emergenza lasciando un po’ da parte la discussione politica… come è stato per lo scostamenti di bilancio. In questo senso credo non vada affatto esclusa la possibilità di accorpare i decreti”.


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