“Abbiamo affrontato, primi come democrazia occidentale, gli effetti della pandemia. La reazione dell’Italia – tutta – non è certo mancata. Ecco perchè, oggi abbiamo il dovere di continuare a impegnarci nel percorso di messa in sicurezza e rilancio del Paese, continuando ad assumerci le necessarie responsabilità, soprattutto dopo aver ottenuto una condivisione “storica” da Bruxelles, poco più di una settimana fa. Non riconoscere il risultato che il nostro governo ha ottenuto è, da parte dell’opposizione, un errore politico.

Oggi è nostro dovere tracciare una nuova strada per la prossima generazione. Lo scostamento di bilancio, che con oggi si eleva alla considerevole cifra di 100 miliardi, è espressione di quella necessaria solidarietà che servirà a restituire ai nostri figli un Paese migliore: più inclusivo, più efficiente, più verde, ma soprattutto più unito. La somma di 25 miliardi di euro servirà per sostenere ancora enti locali e regioni, per accompagnare la ripresa di settori importanti come turismo e automotive, per dare continuità agli ammortizzatori sociali. Ma anche sostegno e incentivi alle assunzioni, indirizzando la misura verso una nuova fase. Come ricordato dal Ministro Gualtieri, infatti, le straordinarie misure messe in campo ci hanno consentito di salvare 1 milione e mezzo di posti di lavoro.

Ed è proprio dai tanti dati disponibili, quindi, che arriva l’ordine dell’agenda che deve vedere come primo impegno quello per il Sud. Ciò che ci deve preoccupare sono le previsioni della Svimez per il 2021 secondo le quali il Mezzogiorno sarà frenato da una ripresa «dimezzata»: +2,3% il suo Pil contro il 5,4% del Centro-Nord. In questo senso, allora, il Piano Sud 2030, contenuto nel PNR, dovrà essere la messa in opera di strumenti che, in altre parti del Paese, sono già realtà.

I cardini individuati dal programma nazionale di riforma – GIOVANI, ECOLOGIA, INNOVAZIONE, CONNESSIONE – sono fondamentali per ridare fiato a questo importante pezzo di territorio – il SUD – sì fiaccato, ma ricco di infinite potenzialità.

Ed proprio all’interno di questo obiettivo che si inserisce la necessità di mettere mano a una riforma fiscale sinceramente improntata al principio di progressività. E abbracciamo la scelta di dare seguito a un forte aumento degli investimenti pubblici con l’obbiettivo di portarli stabilmente sopra il 3% del PIL, o la volontà di garantire la necessaria liquidità alle imprese attraverso un ulteriore rifinanziamento del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.

E, ancora, riavviare i cantieri e dare seguito al completamento delle opere infrastrutturali. Molte iniziative, dunque. Un unico interesse: il bene del Paese”. Così il senatore Dario Stefàno, vice presidente dei senatori del Pd, nella sua dichiarazione di voto nel dibattito sullo scostamento di bilancio e sul PNR.


Ne Parlano