“Ridurre l’impegno per il Mezzogiorno ad una misura meramente
assistenziale, come ha fatto oggi questo governo con la nota di
aggiornamento al DEF, oltre a essere una scelta miope e del tutto
inefficace è un errore gravissimo che marginalizza le nostre comunità
lasciando spazio ad una visione asservita e immobile del Sud” afferma la
senatrice Valeria Valente, segretaria della Commissione Giustizia e
vicepresidente del gruppo PD al Senato.
“Scegliere una misura di sussistenza, attraverso la quale non si
combatte né la disoccupazione né la povertà, come il reddito di
cittadinanza, in luogo di misure di sostegno e investimenti in grado di
rimettere in moto sviluppo e competitività è una strada sbagliata.
Ottima per racimolare nell’immediato qualche consenso ma, altrettanto
efficace, per negare nel lungo periodo opportunità e occasioni.
I cittadini del Sud chiedono e meritano oggi investimenti non sussidi,
chiedono opportunità non regalie, chiedono garanzia degli stessi punti
di partenza e non un egualitarismo al ribasso che renderebbe perenne la
condizione di sussistenza.
Alle tante donne e ai tanti uomini del Sud che ancora oggi vivono una
condizione di sperequazione economica e sociale con altre realtà
d’Italia e d’Europa, ai giovani del Mezzogiorno che spesso sono
costretti ad andare lontano per cercare lavoro e servizi e per vedere
riconosciute le proprie competenze ed i propri talenti, agli anziani che
devono assistere inermi alla fuga delle nuove generazioni, questa
manovra toglie diritti, toglie opportunità e toglie futuro” conclude
Valente.


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