Approvato in Commissione ordine del giorno dei senatori pd
E’ stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, con parere favorevole del Governo, un ordine del giorno collegato alle legge di stabilità e presentato dai senatori PD, Daniele Borioli e Camilla Fabbri, che impegna il Governo stesso ad estendere alle vittime dell’amianto e ai loro familiari, la possibilità di accesso al patrocinio dello Stato, indipendentemente dal reddito, per la costituzione di parte civile nei processi a carico dei responsabili dei reati da cui derivano le patologie asbesto correlate.
‘La normativa vigente – precisano Borioli e Fabbri- prevede che possano ottenere il patrocinio dello Stato, e quindi il sostegno alle spese legali necessarie per la costituzione di parte civili, solo coloro che dispongono di un reddito imponibile particolarmente basso, al di sotto dei dieci milioni. Mentre solo alcune tipologie di reato prevedono la possibilità di accedere al patrocinio anche quando il reddito supera quella soglia. Il rischio che noi vediamo è che le vittime dell’amianto, che sono numerosissime e in gran parte dispongono di redditi medi e bassi anche se superiori magari di poco al tetto stabilito, è che la complessità e la lunghezza dei processi con i costi legali che ne conseguono li disincentivi dal costituirsi parte civile. Cosa che costituisce a nostro avviso un vulnus grave al diritto alla giustizia. Un problema che si risolverebbe se fosse lo Stato a intervenire a loro sostegno, come già accade per alcuni reati.’
Sul tema, Fabbri e Borioli, insieme agli altri senatori della Commissione d’inchiesta sulle malattie professionali, hanno presentato un disegno di legge specifico, rispetto al quale l’ordine del giorno segna un primo passo significativo per quanto riguarda l’attenzione del Governo. Il tema verrà rilanciato nella prossima Assemblea nazionale sull’amianto organizzata presso il Senato per il 30 di novembre.
‘La normativa vigente – precisano Borioli e Fabbri- prevede che possano ottenere il patrocinio dello Stato, e quindi il sostegno alle spese legali necessarie per la costituzione di parte civili, solo coloro che dispongono di un reddito imponibile particolarmente basso, al di sotto dei dieci milioni. Mentre solo alcune tipologie di reato prevedono la possibilità di accedere al patrocinio anche quando il reddito supera quella soglia. Il rischio che noi vediamo è che le vittime dell’amianto, che sono numerosissime e in gran parte dispongono di redditi medi e bassi anche se superiori magari di poco al tetto stabilito, è che la complessità e la lunghezza dei processi con i costi legali che ne conseguono li disincentivi dal costituirsi parte civile. Cosa che costituisce a nostro avviso un vulnus grave al diritto alla giustizia. Un problema che si risolverebbe se fosse lo Stato a intervenire a loro sostegno, come già accade per alcuni reati.’
Sul tema, Fabbri e Borioli, insieme agli altri senatori della Commissione d’inchiesta sulle malattie professionali, hanno presentato un disegno di legge specifico, rispetto al quale l’ordine del giorno segna un primo passo significativo per quanto riguarda l’attenzione del Governo. Il tema verrà rilanciato nella prossima Assemblea nazionale sull’amianto organizzata presso il Senato per il 30 di novembre.