“La tutela della biodiversità e la buona gestione del territorio non posso vivere sui pregiudizi e tanto meno sulle posizioni ideologiche. Bene ha fatto la regione Toscana ad approvare la legge obiettivo per la gestione della popolazione dei cinghiali in sovrannumero. Bene fanno il presidente Rossi e l’assessore Remaschi a difenderla da chi, siano essi vip o organizzazioni animaliste, ne chiedono l’abrogazione ignorando i danni all’ambiente, alla diversità faunistica, alle colture agricole e all’incolumità delle persone che la presenza esagerata dei cinghiali nelle campagne e a ridosso delle città può comportare”. Lo dicono i senatori del Pd Massimo Caleo e Stefano Vaccari, rispettivamente capogruppo e segretario nella Commissione Ambiente.

“In questi casi – proseguono i due senatori dem – dovrebbero prevalere l’equilibrio e la ricerca costante dell’interesse collettivo. I dati forniti dalla scienza, la richiesta di aiuto proveniente dagli agricoltori, gli episodi, anche mortali, di cronaca registrati negli ultimi mesi impongono scelte rapide e risolutive. In questa direzione vanno le norme che il Parlamento ha approvato con il collegato ambiente e su questa strada si è mossa positivamente la regione Toscana”.

 


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