Chi voto alle europee? “Il Pd ovviamente.
Se si candida Bonaccini, un ottimo presidente della
Regione che sarebbe un ottimo parlamentare europeo, lo voto
volentieri”.
A favore del Campo largo? “Tutte
stupidaggini. Questi esempi bucolici mi danno sui nervi bisogna
avere politiche alternative. Si sono sempre uniti contro
Berlusconi. Il risultato è che quando hanno dovuto governare
hanno fatto fatica. Non bisogna replicare gli errori del
passato..”
Il premierato? “Secondo me lo fanno
passare prima delle elezioni europee, che passi nelle altre
letture ho dei dubbi. Consiglierei cautela però: l’opposizione
non ha una linea univoca ma un no univoco arriva su questa
riforma. Ci pensino bene”. Così a Rai Radio1, ospite di Un
Giorno da Pecora, Pierferdinando Casini. Il centrodestra
sostiene che non tocchi i poteri del presidente della
Repubblica.
Lei cosa ne pensa? “Anche un bambino capisce che
tocca soprattutto i poteri del Parlamento. E, ovviamente, anche
quelli del Quirinale”.
Le difficoltà di trovare un accordo per il cessate il fuoco a Gaza? “In
queste ore probabilmente è in corso una qualche trattativa per gli ostaggi,
ma quello che è importante è dividere lo stato di Israele, di cui sono
fautore al 100%, e la politica deleteria che sta facendo Netanyahu. Non
possiamo identificare Israele con la politica del suo governo: Israele va
aiutato, il governo prima se ne va è meglio è per tutti”. Così a Rai
Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore Pd e membro della
commissione Affari Esteri Pierferdinando Casini, intervistato da Giorgio
Lauro e Geppi Cucciari. Qual è l’incidenza dell’Italia e dell’Europa su
questo conflitto? “Non esistono, bisogna che noi siamo seri. La nostra
capacità di incidenza sulla questione palestinese è zero”. Come mai? “Anche
perché negli scorsi anni abbiamo sempre detto degli slogan come ‘due popoli
e due stati’ ma quando c’è stato da condannare degli insediamenti massicci
in Cisgiordania non abbiamo mai detto nulla”.


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