Cacciari non mi vota? Ma chi se ne importa, davvero
Felice Casson viene accolto dai militanti in piazza Ferretto. Gli squilla il telefono in continuazione.
Chi è, Renzi?
«No, no, ma qualcuno da Roma ha già chiamato, non si preoccupi, non sono isolato come dicevano. Dai capigruppo alle Camere al vicesegretario. Ora mi ha appena scritto un esponente dell`Udc, me lo devo conservare questo messaggino».
Questo voto ha un valore nazionale?
«Non credo, è figlio di quello che è accaduto in questi mesi. Il nostro popolo ha chiesto di voltare pagina con forza, nel nome della trasparenza, della legalità e dell`etica. Un segnale importante, ha vinto tutta Venezia».
Cacciari non la sosteneva, cosa starà pensando adesso?
«Chi se ne importa, davvero. Quando giorni fa ha fatto una conferenza stampa per dire che sosteneva Pellicani mi sono detto: è andata, sono alla disperazione completa. Ora comincia una nuova era».
Per lei è comunque una rivincita, a distanza di dieci anni.
«Era un`epoca fa, ma c`è una differenza rispetto ad allora: stiamo messi molto peggio».
E` fiducioso per le elezioni «vere»?
«Se il centrosinistra resta unito vinciamo senza alcun problema, chiunque si candidi dall`altra parte».
Perché dice «se»?
«E` un`ipotetica delle realtà del terzo tipo, diciamo. Spero che nessuno voglia pensare ad altro…».
I suoi avversari dicono che lei è l’uomo dei no…
«Sono per una politica pulita, trasparente, di controllo. So benissimo che non possiamo limitarci a dire sempre no bloccando le attività territoriali, economiche, commerciali, imprenditoriali e così via che ci sono sul porto e sulle grandi navi. Ma dobbiamo essere in grado, e sono certo che lo saremo, dimettere in pratica proposte credibili e attuabili da contrapporre a chi vuole arricchirsi con il malaffare, a chi anzi lo ha fatto negli anni passati».
Senta, ma alla fine si farà questo Mose?
«Ormai i lavori sono arrivati a oltre l`80 per cento e se tutto va bene dovrebbe entrare in funzionamento a metà 2017. La grande questione sarà coprire i costi di gestione e manutenzione dell`opera. Servirà rinegoziare con il governo il patto di stabilità».
 Privatizzerà il Casinò, se diventerà sindaco?
 «No, vendere i gioielli di famiglia è una strategia miope».