Ora velocizzare iter, auspicabile approvazione definitiva entro semestre presidenza Ue
 ‘Ora il testo base c’è, l’ho depositato oggi in commissione Giustizia, il Senato faccia adesso il suo lavoro in tempi rapidi per riportare l’Italia al fianco della maggior parte dei Paesi europei che hanno da tempo regolamentato l’istituto delle unioni civili’. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà, relatrice del provvedimento.
‘Il testo – spiega – prende le mosse dal modello tedesco e prevede l’estensione dei diritti matrimoniali alle coppie dello stesso sesso attraverso un nuovo istituto giuridico, distinto dal matrimonio, che non contempli le adozioni. Le parti dell’unione civile sono equiparate ai coniugi a tutti gli effetti in tal senso sono previste modifiche al codice civile e alle norme vigenti in materia di matrimonio’.
‘Al fine di rendere effettiva l’equiparazione dell’unione civile al matrimonio – aggiunge – il ddl attribuisce una delega al Governo, da esercitarsi entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, per la modificazione e integrazione necessarie delle disposizioni in materia di ordinamento dello stato civile, la modifica e il riordino delle norme di diritto privato internazionale e il coordinamento necessario delle norme vigenti’.
‘Il testo unificato – sottolinea – affronta inoltre il tema delle convivenze, quelle che riguardano conviventi stabili da almeno tre anni o da almeno un anno in presenza di figli comuni, istituendo diritti e doveri minimi e lasciando alla libera contrattazione tra le parti la regolamentazione dei rapporti patrimoniali. Si tratta di convivenze tra persone unite da legami affettivi, ai fini di reciproca assistenza e solidarietà, materiale e morale, non legati da rapporti di parentela, né vincolati da matrimonio o da un’unione civile per le quali sono previste disposizioni relative all’assistenza e alle decisioni in caso di malattia, di ricovero o morte del convivente, nonché riguardanti l’abitazione comune e i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune e alla sua cessazione’.
‘Auspico – conclude Cirinnà – che a breve la commissione Giustizia voglia aprire il necessario dibattito sul testo e alla conseguente fase emendativa. Ritengo sarebbe utile essere pronti per l’aula per il mese di settembre, considerando che il testo licenziato dal Senato dovrà passare anche alla Camera. Sarebbe un gran risultato concludere tutto l’iter parlamentare durante la presidenza italiana del semestre europeo’.

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