“Da 27 anni le date del 23 maggio come anche del 19 luglio fanno parte del nostro calendario civile. La morte per mano mafiosa di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e delle donne e degli uomini delle scorte segnò infatti nel 1992 l’inizio di una nuova consapevolezza, un risveglio delle coscienze, l’assunzione di una responsabilità collettiva nei confronti della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata” lo dichiara la senatrice Pd e capogruppo in commissione Diritti umani Valeria Fedeli. “Da allora la vita civile e democratica è cambiata. Nel nostro Paese hanno risuonato con forza le parole di Falcone per il quale “la mafia non è affatto invincibile” e come ogni fenomeno umano sarà destinata a finire. A condizione, però, che in questa battaglia fossero impegnate “tutte le forze migliori delle istituzioni” e la stessa società civile. I viaggi della legalità sono stati e continuano a essere una straordinaria occasione di conoscenza per migliaia di ragazze e ragazzi. Un potente strumento di riscossa civile che parte proprio dalla scuola. Ho avuto l’onore di accompagnare da ministra le studentesse e gli studenti che, come ogni anno, dopo aver aver approfondito in classe i fatti, raggiungono Palermo per partecipare alle importanti iniziative in programma ogni anno nella giornata di oggi. E lo fanno con la conoscenza che, grazie al lavoro che viene fatto nelle scuole con lo studio della nostra storia recente per diffondere la cultura della legalità, rafforza il rispetto delle leggi come fondamento di una cittadinanza democratica che a tutte e tutti garantisce una vita migliore proprio perché libera dalla violenza, dai conflitti e dalle tensioni provocate da ogni forma criminalità”.


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