“Come capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia, ho chiesto questa mattina nell’ufficio di presidenza di audire al più presto il Procuratore di Latina che ha indagato sul clan locale dei Di Silvio che, secondo la sentenza del Gup di Roma che ha firmato il rinvio a giudizio, avrebbe imposto il voto per la Lega e per Forza Nuova alle ultime comunali nel capoluogo pontino e nella provincia e forse anche alle ultime politiche. Fatti gravi di commistione tra mafia e forze politiche della destra che la Commissione Antimafia ha il dovere di approfondire”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella commissione Antimafia.
“La vicenda, emersa oggi sui quotidiani, è molto grave – prosegue Mirabelli – si tratterebbe di vero e proprio voto di scambio, a 30 euro l’uno, per il Carroccio, imposto con la forza del controllo totale e violento del territorio da parte del clan. Non solo, sempre secondo i media, i Di Silvio avrebbero organizzato anche l’attacchinaggio dei manifesti per la Lega e, nel caso delle elezioni comunali del 2016 a Terracina, l’accompagnamento coatto di elettori al seggio per far votare l’allora candidato a sindaco di Forza Nuova, Orlando Tripodi. Lo stesso Tripodi che Salvini ha fatto salire sul palco, nel corso del suo comizio a Latina, nel 2018, e che ora è il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale del Lazio”.