“Il voto di scambio politico-mafioso è già punibile e già punito nel nostro ordinamento, grazie ad una legge che ha modificato l’articolo 416-ter del Codice penale e che è stata approvata nella passata legislatura. Una legge frutto di una campagna larga della società civile precedente alle elezioni e che aveva raccolto 500 mila firme su un testo che poi approvammo in Parlamento. La modifica che propongono oggi il senatore Giarrusso e il M5s rischia invece di allargare le maglie del voto di scambio e di compromettere tutto il lavoro fatto fin qui”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd, che, intervenendo nell’Aula del Senato sul ddl che modifica il 416-ter, ha sottolineato come sia opportuno “fermarsi e tornare in Commissione”.
“Pretendere che per il voto di scambio ci sia ‘consapevolezza’ della mafiosità dei contraenti – spiega Mirabelli – significa mettere a rischio l’efficacia stessa della norma. Non a caso chi nella passata legislatura chiese la legge, oggi dice di fermarsi. La mafia non si combatte cercando di appuntarsi medaglie, ma con l’unità delle forze politiche. Bisogna smettere di usare la lotta alla mafia per fare propaganda. Fermiamoci, perché questa modifica non è necessaria, ma anzi rischia di compromettere la lotta contro il voto di scambio politico-mafioso”.


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