“Nel ricordare la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza auspico che la Commissione neoinsediata, ma anche tutte le altre Commissioni parlamentari e questa stessa Assemblea, riescano a lavorare in modo assolutamente trasversale, superando le forti divisioni che esistono su tanti altri temi, per garantire i diritti dei più piccoli e fragili. Auspico che la nostra voce vada soprattutto a proteggere quei bambini che voce non hanno e con maggiori difficoltà. Penso ai bambini disabili, poveri e malati, o a quelli che non hanno un tetto sotto il quale dormire la notte. Penso che dovremmo pensare anzitutto a chi ha più bisogno di uno Stato e a coloro che non ne sentono la protezione; a coloro che sono fragili e hanno bisogno che il legislatore intervenga per proteggerli e far sentire che i loro diritti sono uguali a quelli degli altri. Quando nasciamo e siamo piccoli, le differenze non esistono. Le differenze, purtroppo, le impariamo da adulti e siamo noi che le insegniamo ai bambini. I bambini non riconoscono il colore della pelle, non vedono le differenze di censo, non vedono nessuna differenza né discriminazione; imparano le differenze soltanto tramite gli adulti. Io credo che avremmo molto da imparare dai bambini in questo e probabilmente dovremmo riuscire anche noi, quando ci occupiamo di bambini, ma anche quando ci occupiamo di altro, a guardare il mondo proprio con i loro occhi trasparenti”. Così la senatrice Caterina Bini, vice presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza ha ricordato nell’aula di Palazzo Madama la giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.


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