“La Rai ha bisogno di risorse certe e adeguate alla sua funzione di servizio pubblico e una programmazione delle stesse pari alla durata del contratto di servizio. Immaginare altre soluzioni significa guardare al dito invece che alla luna” lo dichiara in una nota la senatrice Pd Valeria Fedeli capogruppo in commissione di vigilanza. “Non si sostengono i giornali in crisi indebolendo il servizio pubblico. E non esiste un automatismo per cui le risorse pubblicitarie sottratte alla Rai finirebbero direttamente nelle casse delle testate in difficoltà. La Rai ha peraltro una tradizione importante in generi anche diversi dall’informazione e dall’approfondimento ai quali sarebbe un errore rinunciare. Penso alla fiction attraverso cui, soprattutto negli ultimi anni, sono stati veicolati contenuti di carattere sociale, culturale, storico con un linguaggio in grado di renderli fruibili a un pubblico ampio ed eterogeneo. La pluralità di contenuti – termina la nota – è una ricchezza della Rai che va preservata e alla quale va garantito un adeguato sostegno pubblico senza rinunciare a quello privato, derivante dalla pubblicità, da reinvestire in una sempre maggiore qualità, molteplicità, autorevolezza dell’offerta pubblica”.


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