“La Rai deve fornire ulteriori e più approfonditi chiarimenti su pluralismo e la tutela delle produzioni e delle professionalità interne ed esterne” così la senatrice Valeria Fedeli capogruppo in commissione di Vigilanza Rai in merito all’audizione dell’Ad Fabrizio Salini audito ieri sera dalla commissione. “L’ad Salini ha sintetizzato i titoli di un piano di rilancio, di digitalizzazione e di innovazione del servizio pubblico, senza però entrare, come ci si sarebbe aspettati, nel dettaglio dei modi, dei tempi e dei costi. Restano anche in attesa di risposte gli altri quesiti e questioni da me poste nel corso della stessa audizione, a cominciare dalla salvaguardia delle produzioni Rai rispetto a quelle esterne, spesso affidate a produttori che, anche nella stessa fascia oraria, forniscono contenuti alla Rai e ai suoi concorrenti condizionando e orientando le scelte del pubblico. Ho chiesto inoltre all’amministratore delegato perché non prevedere per ogni produttore esterno un tetto del 30% del totale delle ore prodotte al di fuori dell’azienda, coerentemente con le linee guida approvate all’unanimità il 17 giugno scorso dal cda Rai per limitare situazioni di conflitto di interessi tra agenti, star e produttori nei programmi e nei palinsesti. Ho anche sollecitato i vertici Rai, nella persona dell’Ad, a verificare, rispetto allo specifico impegno assunto sulla valorizzazione dei giornalisti Rai, quanti siano i professionisti esterni attualmente impiegati nei programmi di approfondimento in particolare quelli collocati nelle fasce orario più strategiche. Resto in attesa di avere al più presto le risposte su queste importanti questioni, fondamentali per il futuro del principale attore culturale italiano, che deve essere protagonista della rinascita del nostro Paese”.


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