“Le sentenze di condanna a morte nei confronti di Mohammad Ramadhan e Husain Moosa devono essere assolutamente sospese”, lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli capogruppo in commissione Diritti umani. “Il Regno del Bahrain ha condannato alla pena capitale Ramadhan e Moosa il 9 gennaio scorso dopo un iter giudiziario di cinque anni in cui i due cittadini bhareiniti hanno subito violenze e hanno rilasciato ‘confessioni’ estorte attraverso torture e privazioni. Negli ultimi anni le condanne a morte e le violazioni della libertà di espressione sono aumentate notevolmente in Bahrain e spesso non sono altro che strumenti del regime per colpire l’opposizione politica e sedare dissenso. Attualmente nel braccio della morte ci sono 22 persone, 8 delle quali rischiano un’imminente esecuzione mentre due uomini sono già stati giustiziati nel 2017. Il Barhain sta contravvenendo alla moratoria sulla pena di morte e a convenzioni e atti internazionali sottoscritti e mai rispettati. Un Paese che intrattiene importanti relazioni economiche e commerciali con l’Ue e che dichiara di ispirarsi ai principi che regolano la comunità internazionale non può reprimere gli oppositori politici, torturare e condannare a morte i propri cittadini e violare le regole fondamentali del diritto penale. Un moto di sdegno e una ferma condanna da parte degli Stati e delle istituzioni europee è necessaria. Come senatrice della Repubblica Italiana – conclude Fedeli – sul cui territorio per la prima volta al mondo è stata abolita la pena capitale, non posso astenermi dal chiedere a gran voce il rispetto della vita e delle differenze che sono aspetti fondamentale della nostra società e della nostra democrazia”.


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